lunedì 5 dicembre 2011

La spesa ai tempi del rap

È tutta colpa del rap. Nonostante la mia età da donzella fatta e finita, mi è scoppiata la passione per la musica dal cavallo basso. Che cosa c’è di male? Direte voi. Niente, vi dico io. A meno che…
Ieri mattina sono stata a fare la spesa con 50 Cent che mi sbiascicava nelle cuffie dell’iPod. Sentivo la sua sexyssima dentiera d’oro sul collo. E mentre pesavo le arance non ho potuto fare a meno di rappare anch’io con leggeri movimenti labiali: oh yeah, go-go-go, it’s your birthday, you can find me in da club… e amenità del genere. Quando, nel pieno dello sbiascico, dall’altra parte della bilancia mi guardano perplessi due occhioni scuri che subito riconosco: “Maestra, che cosa canti?”. 
Gulp! E pure cazzo!
Era Giovannino, il figlio della donna-ingegnere-incazzata, che, a differenza di sua madre, mi adora. Seconda fila, terzo banco, ciuffettino già ingegneristico. Gioia mia.
Purtroppo vicino alla bilancia a tenere la mano di Giovannino c’era proprio la donna-ingegnere-incazzata e aspra come un kiwi marcio. Questa mattina all’ingresso di scuola non mi ha quasi salutato, guardandomi con l’aria con cui mia nonna guarda i video di “Yo – Mtv Raps”.
Sciallati un po’, ing.

2 commenti:

  1. Ciao Ele, mi ispiri molto! Ti seguirò con piacere, mi piace il tono leggero e divertente con cui scrivi, mi pare promettente.
    A presto!

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  2. Grazie Simona, sei davvero carina.
    Anch'io ti leggo!
    A presto
    Ele

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